L'Arabia Saudita apre agli affitti brevi.

L'arabia Saudita ed il turismo. Nuovo mercato per gli affitti brevi.

A febbraio è stata promulgata una legge che permette ai cittadini sauditi di registrare le loro proprietà su un portale governativo per richiedere l'autorizzazione all'avvio di una attività di affitto breve.

In Arabia Saudita non era infatti, fino ad oggi, consentita questa tipologia di attività. In verità non esisteva ufficialmente neanche la possibilità per gli stranieri di visitare il paese. Non erano infatti previsti visti a scopo turistico e gli stranieri potevano entrare nel paese solamente per motivi religiosi (nel paese si trova La Mecca, principale destinazione dei pellegrini musulmani) o di affari. Ora invece è stata creata un'apposita struttura governativa che si occupi del turismo e dello sviluppo dello stesso.

Il progetto Vision 2030

L'investimento è di migliaia di milioni di Euro e fa parte del progetto Vision 2030 che il paese sta mettendo in atto per far diminuire la propria dipendenza dal mercato del petrolio (che ha un peso di circa il 35% sul prodotto interno lordo senza tenere conto della distribuzione dello stesso) attraverso lo sviluppo di nuovi mercati come appunto quello de turismo. Il turismo dovrebbe, nei piani del governo Saudita, arrivare a produrre il 10% del prodotto interno lordo. Un numero ambizioso ma non impossibile se consideriamo che nei vicini Emirati Arabi Uniti il suo valore rappresenta il 12%.

Mercato degli affitti brevi

L'aspettativa è che l'espansione degli affitti a breve termine sarà infatti simile a quella degli Emirati Arabi Uniti; lo scorso anno, Dubai è stata classificata come una delle città più redditizie per i proprietari di Airbnb.

Anna Skigin, Co-Founder di Frank Porter (una delle Società di servizi di gestione di Airbnb di maggior successo con sede a Dubai) ha dichiarato che "l'Arabia Saudita può utilizzare la crescita del turismo di Dubai e dei mercati degli espatriati per incoraggiare più visitatori, evidenziando il fatto che sono collegati da un volo breve e diretto. L'Arabia Saudita è determinata a diventare la prossima destinazione turistica, proprio come lo era Dubai, e sta investendo molto per far sì che ciò diventi realtà".

Basti pensare che, nel secondo quadrimestre del 2022, dopo l'apertura al turismo e prima dell'approvazione degli affitti brevi, il turismo aveva già accolto 3,6 milioni di turisti con un aumento del 575% rispetto all'anno precedente.

In questi primi 6 mesi dall'apertura sono state numero le richieste per ottenere l'autorizzazione e nel paese hanno iniziato ad aprire le prime strutture. Sono già oltre 5000 quelle attive che è possibile trovare su Airbnb. Principalmente concentrate a Riyad, Jecca e La Mecca, ma con alcune realtà anche in luoghi meno conosciuti. E siamo appena all'inizio. Dalla mappa prodotta da InsideBnB (disponibile qui) si iniziano a vedere i primi segni di una diffusione che promette di essere esplosiva. E' una mappa a cui vale la pena di dare un'occhiata di tanto in tanto.